Vijesti
05. August 2020.
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Mons. Ratko Perić, vescovo, amministratore apostolico di Mostar-Duvno e amministratore apostolico ad nutum S. Sedis di Trebinje-Mrkan, ha inviato a fra Mario Knezović, parroco di Kočerin, la risposta al suo commento su facebook.

La lettera viene integralmente trasmessa

Al Reverendo Padre

Dott. Fra Mario Knezović, ofm

Parroco di Kočerin

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Reverendo parroco fra Mario,

Non mi sarei fatto sentire in questo modo – da vescovo a parroco - se non avessi pubblicamente apostrofato anche questa Curia sulla Tua pagina Facebook, trionfalisticamente, in un commento sullo "Mladifest" di Medjugorje: "Siamo usciti dall' 'illegalità', perché così è stato considerato lo Mladifest - "illegale" - dalla Curia di Mostar".[1]Probabilmente gli Ordinari del luogo, sia il defunto che il vivo, si trovano anche nelle "lacrime" che Ti scendono quando Ti ricordi di quanti "bocconi" sono “andati di traverso” a voi francescani, come anche nelle Tue pie preghiere, nelle quali metti "anche quelli che sono stati la causa dei bocconi andati di traverso.” Non ha senso trionfare quando vediamo come ci colpiscono senza pietà sia il coronavirus che le tempeste.[2]

In nome della chiarezza e per il bene di questa Chiesa locale, mi sembra utile ripetere alcuni fatti palesi, cioè verità inconfutabili.

Curia e "Mladifest". I vescovi di Mostar hanno ritenuto che ciò che questa Curia episcopale ha pubblicato due anni fa, il 31 luglio 2018 (in croato), abbia costituito la base dello "Mladifest"; ovvero il fondamento risiede in apparizioni non autentiche e nello "errore circa il compleanno della Madonna". L' "apparsa" di Medjugorje nel 1982 e nel 1983, durante il governo del vescovo Pavao Žanić, per la festa della Natività della Beata Vergine Maria, l'8 settembre, riceve "auguri" di compleanno dai "veggenti" ed è “vestita a festa” per il compleanno! Ma già nel 1984 riceve gli „auguri" di compleanno, non più l'8 settembre, ma il 5 agosto, modificando in modo essenziale la festa liturgica della Nascita della Beata Vergine Maria, come, in seguito, la presunta Madonna ha confermato più volte. Incoraggiato da tale cambiamento non autentico, fra Slavko Barbarić, il quale, nonostante le ammonizioni canoniche, ha risieduto e operato illegalmente a Medjugorje fino alla sua morte (2000), ha cominciato, nel 1989, a preparare una festa del "compleanno" della Madonna, il 5 agosto, da dove è sorto lo Mladifest - il Festival dei giovani. In questo senso, è utile menzionare l'incontro dei giovani del 1991. Alla fine del "Festival" sotto la data del 6 agosto, lo stesso P. Slavko scrisse nella Cronaca delle apparizioni di Medjugorje: - "Alle 14:00 gli organizzatori si sono incontrati con fra Tomislav Vlašić e Slavko. Abbiamo deciso di prendere la stessa settimana [l’anno prossimo]. Sono stati suggeriti diversi argomenti. Abbiamo deciso di pubblicare, alla fine dell'anno, il programma completo. Sentiamo il bisogno di continuare con questi incontri perché sono importanti. Dei seminari saranno offerti prima del festival per gli organizzatori".[3]

- Questi sono, pertanto, fatti relativi a Medjugorje, messi nero su bianco, indipendentemente da come qualcuno li interpreta, li ignora, li cancella o li nega.

Confronto inappropriato. Per prima cosa Tu confronti i frati, le "vittime" di Medjugorje, con coloro che sono morti per una Croazia libera. Le persone morte per la patria – Tu stesso commenti – è come se "non contassero più". E aggiungi: "Lo Stato è gestito da coloro ai cui piedi non c'erano gli 'stivali' bellici.”

- Non mi sembra consigliabile confrontare la vita sociale con quella ecclesiastica. Ma, visto che Tu lo fai, non so cosa sia stato, ieri e oggi, questo magnifico 25° anniversario dell'operazione militare e poliziesca detta Temporale a Knin, se non la manifestazione dei più alti onori di Stato, riconoscimenti, decorazioni e gratitudine a tutte le vittime della guerra per la patria, cadute per una Croazia libera e indipendente. Come tali morti non sono „tenuti in conto“ e rispettati?

Nel cristianesimo, un principio è sempre stato valido: "Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma è Dio che ha fatto crescere" (1 Cor 3,6). Quindi, alcuni zappano, altri seminano o piantano, altri annaffiano o mietono, altri ancora si divertono, e col tempo si alternano le generazioni, cioè alcuni conducono le guerre, altri riposano e mangiano! E Dio fa digerire il cibo e crescere la vita.

La Regina della pace, come la Chiesa la onora, e la invoca nelle Litanie, non può essere la "regina della inquietudine” e della discordia. Ed è per questo che il principio corinzio non fu mai riconosciuto nella Chiesa: "Io sono di Paolo", "E io invece sono di Apollo", "E io di Cefa", "E io di Cristo" (1 Cor 1,12).

- Siamo tutti di Cristo e Cristo è di Dio! – ci spiega San Paolo. La "Regina della pace" di Medjugorje sin dall'inizio, anche secondo il Tuo commento, introduce una divisione: alcuni, cioè, i frati sono - "vittime", e i vescovi di Mostar sono i distributori dei "bocconi"! Il tragico dualismo del "caso erzegovinese" sembra essersi riversato sul "fenomeno di Medjugorje"!

Speranza. Tu scrivi: "Spero che i vescovi, oltre che presso il solenne altare, troveranno il loro posto sulla Collina delle apparizioni e sul Križevac".

- Non lo so e non lo spero affatto. Ora so solo che tra l’"altare solenne" e la "collina delle apparizioni" c'è tanta distanza quanta tra cielo e terra, cioè quanta ce n’è tra la verità e la falsità!

Segno di contraddizione. Aggiungi: “Ricordo con orgoglio i frati che hanno lavorato a lungo a Medjugorje come segno di contraddizione. Molti furono sferzati da venti e onde. Hanno combattuto per questo. Senza di loro, nulla sarebbe così oggi. Non dimentichiamolo mai."

- Fra Mario, sebbene Tu lo sappia meglio di me, devi pure mettere davanti ai Tuoi occhi i seguenti "segni di contraddizione" francescani:

- uno, presentandosi come "leader spirituale dei veggenti", è stato accusato e poi espulso dall'Ordine e ridotto allo stato laicale, per "diffusione di dottrine dubbie, manipolazione delle coscienze, misticismo sospetto, disobbedienza ad ordini legittimamente impartiti e addebiti contra sextum";[4]

- il secondo "segno di contraddizione", accusato e sanzionato per disobbedienza a disposizioni emesse legittimamente e per altre deviazioni, è stato proclamato "santo" in questa vita dalla "Madonna di Medjugorje";

- il terzo "segno di contraddizione", dopo numerosi "messaggi" dell’“apparsa” di Medjugorje che lo invitavano di persistere nella disobbedienza ai superiori e a non lasciare il posto pastorale, si mise con una religiosa, lasciò l'Ordine e la vocazione e andò nel mondo;

- il quarto "segno di contraddizione" è rimasto ostinatamente a Medjugorje, nonostante tutti gli ammonimenti a trasferirsi nel luogo in cui i suoi superiori lo avevano proposto.[5]

Vedi, fra Mario, che sarebbe molto utile separare le "vittime" delle proprie debolezze dalle "vittime" per la verità e la giustizia! Pentiamoci sinceramente delle debolezze umane, anziché presentare come martiri e canonizzare chi ne è stato portatore! E distinguiamo la Madonna autentica da quella non autentica!

Passarella e vittimologio. Tu scrivi: "Passarelle e personaggi secondari sono transitori e questi frati rimangono testimoni e vittimologio". Passarelle e i personaggi secondari sarebbero questi che oggi celebrano la Messa nell’ambito dello "Mladifest", mentre i suddetti frati sarebbero come un segno di contraddizione e "testimoni e vittimologio"! Anche in questo caso l’aspetto pastorale, come sottolinea Papa Francesco, dovrebbe essere essenzialmente distinto dall’autenticazione delle "apparizioni", che né San Giovanni Paolo II, né il grande Benedetto XVI, né il felicemente regnante Papa Francesco hanno riconosciuto.

Infine rendi grazie: "Madonna, grazie per averci condotto a Gesù e grazie per il sacrificio dei frati, dei veggenti, dei parrocchiani e dei pellegrini".

- Anch’io ringrazio insieme a Te la Madonna, la Madre di Gesù e la nostra Madre di grazia, che ci conduce a Gesù! E il "sacrificio" dei menzionati frati e il "sacrificio" delle "veggenti" e dei "veggenti" non autentici, lo distinguo bene dai parrocchiani di Medjugorje, che saluto cordialmente.

 Mostar, 5 agosto 2020

Festa della Madonna della neve

                  Con ossequi Ti saluto

 

+ Ratko Perić

(tradotto dall'originale croato)

 

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