DALL’OMELIA
pronunciata durante la Santa Messa celebrata nella parrocchia di San Giacomo di Medjugorje in occasione del conferimento della Santa Cresima 10 giugno 2004 - Solennità del Corpus Domini.
“3. La parrocchia di San Giacomo Apostolo a Medjugorje deve essere un luogo privilegiato di devozione verso l’Eucaristia e gli altri sacramenti di Cristo. Perciò bisogna togliere dalla chiesa parrocchiale e dalla prassi religiosa, tutti i quadri, le statue ed anche le parole che fanno riferimento ai racconti privati con le cose sacre di Dio, o che richiamano alla mente delle persone quelle apparizioni non riconosciute e non verificate, o alle convinzioni private che già da 23 anni, sistematicamente, abusano della fede della gente manipolando la ‘Regina della Pace’.
La Beata Vergine Maria è la più grande serva di Dio. Ella è al servizio del suo Figlio Gesù Cristo dal momento del suo concepimento fino alla sua Ascensione. La Chiesa Cattolica ha una chiara dottrina dogmatica su di Lei, la teologia ha fatto chiare affermazioni, la Chiesa ha un insegnamento frutto di vari Concili Ecumenici e del Magistero della Chiesa. L’Esortazione di Paolo VI, Marialis Cultus del 1974, e l’Enciclica di Giovanni Paolo II Redemptoris Mater del 1987, offrono il vero e completo insegnamento cattolico sulla Madonna, così come è venerata e presentata dalla Chiesa, con tutta la sua dignità e onore! Nessun predicatore può parlare ai fedeli, né adducendo altri esempi né utilizzando contenuti di quelli che sono i cosiddetti messaggi e racconti presi dalle apparizioni private e non confermate.
Non è permesso quindi parlare da quest’altare, come neanche da nessun altro altare nel mondo cattolico, in modo diverso o contrario a quanto è comunemente l’insegnamento cattolico su Maria. Non ci si può quindi avvalere dei cosiddetti messaggi e delle apparizioni le quali - nemmeno dopo che varie commissioni abbiano studiato il fenomeno, senza giungere a ritenerlo vero - per insegnare qualcosa di diverso da quello accettato dalla Chiesa.
I fedeli devono essere condotti a conoscere e ad aderire a quanto la Chiesa Cattolica insegna nella sua autorevolezza, mentre nessuno deve essere obbligato ad accettare delle storie che hanno carattere privato e che non sono state riconosciute come autentiche, nonostante che ancora quotidianamente i cosiddetti ‘veggenti’ ne fanno pubblicità in tutto il mondo con i loro racconti.
La Chiesa che è attendibile nel suo proporre la verità di fede, non può seguire novità inattendibili con i quali si confondono e si impauriscono i fedeli e che si presentano in modo sensazionale utilizzando quelle che vengono definite ‘apparizioni’ e che si avvalgono di propri ‘veggenti’ e di propri messaggi diffondendoli, irresponsabilmente, e chiamando, in modo non competente, questo luogo un santuario. Abbiamo il diritto alla serietà e alla dignità della nostra fede cattolica e siamo obbligati, come autentici fedeli di Cristo, a mantenere l’autentica fede, senza privatizzare la Chiesa unica, santa, cattolica ed apostolica, e senza privatizzare la Madre della Chiesa, la Beata Vergine Maria!
La solennità del Corpus Domini è il più grande dono del Signore ai fedeli. Al momento della comunione il sacerdote dice: ‘il Corpo di Cristo’, e il comunicando risponde: ‘Amen’, confermando così la fede nel più grande miracolo di Gesù. Come mai davanti ad un insegnamento così chiaro, un vero messaggio e miracolo di Dio, alcuni sentono ancora il bisogno di balzare sui monti rocciosi di Erzegovina per rincorrere decine di migliaia di dubbiose ‘apparizioni’ in questi 8.400 giorni? Dov’è, quindi, la serietà della nostra santa fede cattolica?
Il messaggio fondamentale di Gesù è: Questo è il mio Corpo! Prendete e mangiatene! Questo è il mio Sangue! Prendete e bevetene! Fate questo in memoria di me! Mistero della fede! È possibile che ci possa essere un messaggio più grande di questo, che la Chiesa rivive in ogni santa Messa in ogni parte del mondo, oramai da 2000 anni? Dal comportamento di alcuni fedeli e sacerdoti, sembra che il Santissimo Sacramento dell’Eucaristia e gli altri sacramenti siano, invece, al servizio di innumerevoli altre ‘apparizioni’ - ripeto: nessuna accettata dalla Chiesa. E sembra, purtroppo, che quelli che si confessano qui e ricevono la comunione, con tale gesto vogliano confermare e verificare l’autenticità delle rivelazioni private. Un vero fedele laico, sacerdote o vescovo non deve dimenticare l’esortazione dell’Apostolo nel quale dice che arriverà un tempo nel quale gli uomini: ‘non sopporteranno più la sana dottrina, ma, secondo le proprie voglie, si circonderanno di una folla di maestri, facendosi solleticare le orecchie, e storneranno l’udito dalla verità per volgersi alle favole’ (2 Tim 4, 3-4).
La più grande caratteristica di Maria, come quella del suo Figlio, è stata la sua obbedienza a Dio. Come si può dunque manipolare così irresponsabilmente la più beata tra le donne, la Madre di Dio? Chi osa compiere un tale abuso? Come un tale non teme Iddio? E i sacerdoti che, trascurando la Chiesa, accettano come autentiche quelle che sono le cosiddette ‘apparizioni’ e le introducono non solo nella preghiera del Rosario, ma anche nelle loro omelie, nei riti liturgici o, addirittura, organizzano pellegrinaggi, come se tali apparizioni fossero accettate dalla Chiesa come autentiche, dimostrano di non avere consapevolezza della dottrina della Chiesa e si presentano davanti a tutti come figli disobbedienti della Chiesa. I Santi della Chiesa sono diventati tali perché hanno obbedito alla Chiesa di Cristo e non hanno agito secondo il proprio volere o cedendo al proprio arbitrio.
Cari cresimandi, vi invito dunque ad una autentica venerazione della Beata Vergine Maria, così come la Chiesa la presenta e la venera; vi esorto a far sì che vi accostiate al Santissimo Sacramento sempre in modo degno e umile e a coltivare una vera amicizia con lo Spirito Santo ed i suoi molteplici doni che ora riceverete, a partire da quello della saggezza fino al timore di Dio. Il Padre celeste vi benedica tutti quanti!”