Međugorski Fenomen
01. July 2000.
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Cari cresimandi e tutti gli altri fedeli, amati da Dio,

Ieri abbiamo solennemente celebrato la festa del Sacratissimo Cuore di Gesù in più luoghi delle nostre Diocesi.

Oggi la Chiesa celebra l'Immacolato Cuore di Maria. Questa memoria si è celebrata tempo fa il 22 agosto (mi ricordo con gratitudine a Dio di aver scelto questa memoria di Maria per la celebrazione della mia Messa novella), e vi sono più anni che si celebra l'indomani della solennità del SS. Cuore di Gesù, uno accanto all'altro. Ed è giusto così. La memoria di oggi ci muove a dire qualche parola sulla Beata Vergine Maria, che è stata colmata dallo Spirito Santo, specialmente sul suo cuore materno.

La Sacra Scrittura rammenta due volte il Cuore materno di Maria:

1. Dopo tutto quello che è accaduto intorno alla nascita di Gesù, san Luca dice: "Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore" (Lc 2,19).

2. Dopo l'incontro nel Tempio, quando Gesù aveva 12 anni, di nuovo San Luca: "Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore" (Lc 2,51).

Si tratta di una condotta ed espressione molto semplice, materna, umana. Serbava con gratitudine e meditava con l'amore tutte queste cose nel cuore, o meglio serbava tutte queste memorie nel suo cuore materno. In tutti e due casi si parla non solo delle parole, che la Madonna ha sentito, poiché nel greco originale rhemata significa parole, notizie, insegnamenti, avvenimenti, memorie. La Madonna lo medita nel suo cuore come si medita il Rosario dei misteri gaudiosi, serba come un grande tesoro, ringrazia Iddio e lo prega di collegare tutto ciò in pensieri nella testa e nel cuore. Maria lo ha raccontato certamente a Gesù quando egli è cresciuto, e da lui poteva sentire nel corso della sua e della di lui vita provare il senso pieno e realizzato di tutte queste memorie e fatti.

            Nei vangeli troviamo alcune volte che la Madonna ha pronunciato qualche parola, ha posto la domanda, espresso la preghiera. Per esempio, nei vangeli di San Matteo e di San Marco in genere non vi è un discorso mariano diretto. Nei vangeli di San Luca e di San Giovanni vi sono alcune - cinque o sei - citazioni sue dirette.

            1) A Nazaret ha chiesto all'Angelo annunciatore: "Come è possibile? Non conosco uomo" (Lc 1, 34). E quando l'angelo le ha spiegato a suo modo come era possibile, allora lei

            2) ha accettato dicendo: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che ai detto" (Lc 1,38). Questa parola della Madonna noi cristiani, cattolici, ogni giorno almeno una volta, se non tre volte, la pronunciamo nella recita dell'Angelus Domini nuntiavit Mariae.

3) E' magnifica sua preghiera, canto di ringraziamento, Magnificat, sulla linea della veterotestamentaria Anna, madre di Samuele, di dieci righe: "L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore…di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono…" (Lc 2,46-56). Questo canto di lode noi sacerdoti, religiose e religiose lo recitiamo o cantiamo di regola ogni sera nel nostro breviario ufficiale.

Poi due parole che la Madonna ha rivolto a Gesù:

4) Quando egli aveva 12 anni, nel Tempio, dopo averlo trovato: "Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo" (Lc 2,48), il chè oggi abbiamo letto nel Vangelo.

5) Nel inizio dell'attività pubblica di Gesù, a Cana di Galilea, nelle nozze, lei disse: "Non hanno più vino" (Gv 2,3). E poi subito

6) disse ai servi: "Fate quello che vi dirà" (Gv 2,5). Forse ancora in qualche occasione.

Su alcuni di questi luoghi, dove la Madonna chiede qualcosa direttamente, dove parla espressamente o prega, e sugli altri luoghi dove lei ascolta gli altri, oppure viene descritta e presentata come Vergine e Madre, sono scritte tonnellate di libri, tenute innumerevoli conferenze e discussioni mariane, ottenuti seri gradi di licenza e di laurea di mariologia. Da queste parole bibliche promana anche la nostra fede, il nostro atteggiamento nei confronti della Madonna come Madre di Gesù e come esemplare credente in Dio. In questa fede è il nostro esempio e aiuto. Ci piace in modo particolare quella parola di Maria che la sua misericordia si stende su quelli che lo temono, su quelli che hanno in se un dono di timor di Dio e dei suoi comandamenti. Cresimandi, pregate, oggi e sempre, specialmente per il dono dello Spirito Santo che si chiama timor di Dio.

Quando ciò si tiene presente, quando uno legge la Sacra Scrittura e conosce la Madonna come Vergine umile e silenziosa, come Madre preoccupante e prudente, la quale medita di tutto questo nel cuore suo, e la vede come ne parla molto poco, allora un tale - fedele - si può soltanto meravigliare sentendo il racconto che qui, a Medjugorje, ormai quasi venti anni – un'anno meno - di giorno in giorno, "appare", come si dice, e per cinque, dieci o quindici minuti quasi trasmettesse qualcosa ai cosiddetti "veggenti": o in forma dei presunti "messaggi" o in forma dei "dieci segreti", non si sa se siano precisamente dieci, cioè se ogni "veggente" abbia gli stessi, o sono sei volte di più, cioè ciascuno ha diversamente, per conto suo.

Ciò significa che questa "apparizione" fino a qualche giorno fa, si è fatta vedere 6.940 volte, cioè 19 anni per 365/6 giorni? E che permanentemente, ogni giorno, sta raccontando, mentre una volta al mese si fa viva con un messaggio pubblico, ringrazia ai presunti "veggenti" per aver corrisposto al suo invito? Così, dico, una ventina di anni, e così si prosegue ulteriori dieci-venti anni quanti ormai ne saranno.

            La Chiesa ufficiale - dai Vescovi locali alla Conferenza Episcopale, in questo caso non ha mai riconosciuto come autentica nessuna "apparizione". Ha chiaramente dichiarato che non è possibile affermare che si tratti affatto delle apparizioni soprannaturali. Perciò tranquillamente, decisamente e chiaramente ho scritto il 14 febbraio 1998 al parroco locale: "Pertanto, per tali pretese, cosiddette, fantasiose e dalla Chiesa Cattolica mai riconosciute ed accettate "apparizioni" non si mettano a disposizione - per l' "uso privato" dei "veggenti – nessun locale ufficiale ecclesiastico di proprietà dell'ufficio parrocchiale. Il parroco l'ha accettato prontamente e in obbedienza. Perciò qui dichiaro, senza mezzi termini, i ciò come vescovo ordinario, che nessuna cosiddetta "apparizione", nessun cosiddetto "messaggio" mi convince che si tratta della apparizione soprannaturale. I messaggi sulla pace e sulla grazia, sul digiuno e sulla preghiera, sull'amore e sulla penitenza li abbiamo in maniera più ufficiale espressa sia a livello biblico che quello ecclesiastico magisteriale.

            E che facciamo con famosi "frutti spirituali"? Cari fedeli, in qualunque chiesa entrate e con fede vi rivolgete in preghiera a Dio, confessate i vostri peccati e vi comunicate con devozione, potete avere dei frutti spirituali. I cresimandi accettano il septiforme dono dello Spirito Santo non perché sono a Medjugorje o a Mostar o a Roma, ma perché lo conferisce un legittimo ministro della Chiesa. Nessuno che è prudente e crede in Dio dirà che nelle parrocchie del mondo dove si conferiscono validamente e legittimamente i santi sacramenti non ci sono frutti spirituali. Dovunque c'è lo Spirito di Dio, ivi ci sono frutti spirituali!

La Chiesa Cattolica non viene indotta al suo insegnamento e osservanza della verità salutifera né dalle numerose né da pochissime presenze degli uomini o dei popoli. Essa si attiene a quel che Iddio ha rivelato sia di se stesso che dell'uomo così anche di Maria, di cui con ferma fede crediamo e teniamo che ella è

- concepita senza peccato originali

- Madre di Dio, cioè secondo il piano del Padre nel tempo, concependo con lo Spirito Santo, ha generato il nostro Salvatore Gesù Cristo, Figlio di Dio, la Seconda Persona Divina della Santisssima Trinità,

- rimasta sempre Vergine

- con l'anima e il corpo assunta nella gloria celeste.

La Chiesa tiene e crede che la Beata Vergine Maria può apparire, che è apparsa nella storia, che finora non vi è alcun argomento o convinzione che qui a Medjugorje è apparsa in modo soprannaturale un'unica volta.

            Noi tutti, sia voi cresimandi che noi rimanenti, preghiamo la Beata Vergine Maria, Madre di Gesù e nostra madre spirituale di intercederci con l'amore del suo Cuore immacolato presso Iddio, di vigilare con la sua cura materna su di noi, su questo luogo, sulle nostre diocesi e su tutto il mondo.                                                                                

Ratko Perić, vescovo diocesano

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