Vijesti
02. June 2018.
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Arhivski snimak

Dato che la „Chiesa del Dio vivente“ è „colonna e sostegno della verità” (1 Tim 3,15), tutte le indagini finora condotte sul “fenomeno di Medjugorje” sono tese a constatare la verità: le apparizioni sono autentiche o non autentiche? Constat vel non de supernaturalitate? A ciò sono servite la prima Commissione diocesana di Mostar: 1982-1984, la Commissione allargata: 1984-1986, la Commissione della Conferenza Episcopale di Zagabria: 1987-1990, la Commissione della Congregazione per la Dottrina della Fede in Vaticano: 2010-2014 e infine la valutazione della stessa Congregazione: 2014-2016, come stabilito da papa Benedetto XVI. Crediamo che tutto sia stato consegnato nelle mani del Santo Padre Papa Francesco.

La posizione di questa Curia per tutto questo periodo è stata chiara e risoluta: non si tratta di vere apparizioni della Beata Vergine Maria.

Sebbene talvolta si sia detto che le apparizioni dei primi giorni potrebbero essere ritenute autentiche e che poi sarebbe sopraggiunta una sovrastruttura per altri motivi, in prevalenza non religiosi, questa Curia ha promosso la verità anche riguardo a questi primi giorni. Dopo aver trascritto dai registratori le audiocassette contenenti i colloqui avvenuti, nella prima settimana, nell'ufficio parrocchiale di Medjugorje, tra il personale pastorale e i ragazzi e le ragazze che avevano affermato di aver visto la Madonna, con piena convinzione e responsabilità esponiamo i motivi per cui appare evidente la non autenticità dei presunti fenomeni. Se la vera Madonna, Madre di Gesù, non è apparsa – come infatti non è – allora a tutto sono da applicare le seguenti formule: “sedicenti” veggenti, “presunti” messaggi, “preteso” segno visibile e “cosiddetti” segreti.

Nel corso del mio ministero episcopale, prima da coadiutore (1992/93) e poi da ordinario, con prediche e pubblicazioni di libri (Sedes Sapientiae 1995, Speculum iustitiae 2001, La Madre di Gesù 2015) e di una cinquantina di articoli mariani e mariologici, ho cercato di presentare il ruolo della Beata Vergine Maria nell'incarnazione ed opera del Figlio di Dio e suo Figlio, e la sua intercessione per tutta la Chiesa, di cui lei è Madre secondo la grazia. Nello stesso tempo ho rilevato, come fu fatto anche dal mio predecessore di b. m., il vescovo Pavao Žanić, la non autenticità delle apparizioni, che finora hanno raggiunto la cifra di 47.000. Questa Curia ha cercato sempre di informarne la Santa Sede, in particolare i Sommi Pontefici San Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco. Qui riportiamo succintamente una serie di punti inerenti ai primi giorni delle „apparizioni“, per cui siamo profondamente convinti di quanto detto.

Una figura ambigua. La figura femminile che sarebbe apparsa a Medjugorje si comporta in modo del tutto diverso dalla vera Madonna, Madre di Dio, nelle apparizioni riconosciute finora come autentiche dalla Chiesa: di solito non parla per prima; ride in maniera strana; a certe domande scompare e poi di nuovo ritorna; obbedisce ai “veggenti” e al parroco che la fanno scendere dal colle in chiesa sebbene controvoglia. Non sa con sicurezza per quanto tempo apparirà; permette ad alcuni presenti di calpestare il suo velo steso per terra, di toccare la sua veste e il suo corpo. Questa non è la Madonna evangelica.

Uno strano tremito. Uno dei veggenti, Ivan Dragićević, nella conversazione con il cappellano fra Zrinko Čuvalo (1936-1991), dice di aver percepito, il primo giorno, “un tremito” delle mani dell’apparsa.[1] Quale “tremito”? Tale percezione può suscitare non solo un forte sospetto ma anche una profonda convinzione che non si tratta di un’autentica apparizione della Beata Vergine Maria sebbene, si dice, si sia presentata come tale il quarto giorno.[2]

Anniversario fasullo. Le presunte apparizioni sono iniziate il 24 giugno 1981. Tuttavia i registi del “fenomeno di Medjugorje” hanno deciso che l’anniversario non si celebrasse il 24 bensì il 25 giugno. La ragione della scelta è che il 25 giugno 1981 sarebbero stati insieme all’apparizione tutti e sei i veggenti scelti fra coloro che vantavano in quei giorni di avere “apparizioni”. A dire la verità, a smentire questa versione dei fatti, formulata da Vicka Ivanković, è lo stesso Ivan Dragićević il quale testimonia: “La prima sera sono stato con loro, la seconda non ci sono stato”.[3] Fra i sei “veggenti” abituali, oltre a Marija Pavlović, anche Jakov Čolo ha presenziato per la prima volta all’”apparizione” il secondo giorno.[4]

Quindi la data dell’anniversario è arbitraria, inesatta, falsificata.

Bambino in/visibile La figura che si presenta come donna è stata variamente descritta: alcune „veggenti“ hanno visto un bambino avvolto nei panni, tra le braccia di una donna (Vicka e Ivanka Ivanković,[5] Mirjana Dragićević,[6]Ivanka lo conferma[7]). Ivan, invece, nega espressamente di aver visto il bambino, mentre poteva facilmente vedere da lontano gli „occhi“ e le “ciglia” della figura femminile.[8]

Segno ingannevole. I “veggenti” sin dall’inizio, dal secondo giorno, hanno chiesto alla loro figura qualche “segno” come prova dell’autenticità dell’apparizione. Secondo Ivanka, l’apparsa ha dato il “segno” del rigiro delle lancette dell’orologio di Mirjana: “l'orologio si è rigirato completamente”; “E lei ci ha lasciato un segno sull'orologio”.[9] Più che ridicolo e strano.

Ma regolarmente succede che a seguito della richiesta di un segno visibile a tutti, la figura sorride e scompare.[10]E talvolta subito ritorna. Ad un certo momento si intromette un fedele di nome Marinko, che guida i “veggenti”, suggerendo loro: se la “Madonna” è incapace di dare un segno, “chieda a Gesù di aiutarla”.[11]

Ivanka è sicura che la figura lascerà un segno sulla collina, forse sotto forma di acqua.[12] Dopo quasi quattro decenni non esiste alcun segno, né acqua, solo fantasie!

Silenzio inspiegabile. Nei primi sette giorni l’apparsa non prende alcuna iniziativa, non comincia mai per prima a parlare.[13] Alle domande dei “veggenti” risponde in modo generico, piuttosto ambiguo, chinando la testa,[14]rimandando al futuro, promettendo il miracolo della guarigione e lasciando un messaggio alla gente: “La gente creda fermamente come se mi vedesse”. Ed anche ai francescani: “credano fermamente” [al fatto che è apparsa].[15]

Messaggi strani. Nei primi giorni, sulla base degli stenogrammi, non si vede alcun obiettivo delle cosiddette apparizioni, non si giustifica l’apparizione, non si rilascia alcun messaggio specifico né per i “veggenti”, né per i frati, al di là dell’invito a credere all’apparizione, né per i fedeli della parrocchia, né per il mondo. I “messaggi” sono di questo tipo:

A Ivanka sua madre, deceduta due mesi prima, trasmette il messaggio: “Obbedite alla nonna poiché è anziana!”

A Mirjana l’apparsa dice che il suo defunto “nonno sta bene” e che “vada al cimitero”.

Ivanka ha sentito dire dall’apparsa il motivo delle apparizioni a Medjugorje: “Perché qui ci sono molti fedeli”.

Vicka ha sentito che è venuta perché la “gente si riconcili”.[16]

Ivan ha sentito un messaggio: “Voi siete i migliori fedeli”.[17]

Jakov dichiara semplicemente: “Così, quando io pongo una domanda alla Madonna, penso dentro di me che lei mi dirà così, e lei mi dice così!”[18] Immaginazione e invenzione!

Profezie false su apparizioni false. Alla domanda di Ivanka relativamente a quanto tempo apparirà ancora, la figura risponde: “Quanto a lungo voi volete, quanto a lungo voi desiderate”.[19]

Mirjana dice che chiederà all’apparsa quanti giorni apparirà ancora, poi soggiunge che dentro di lei una voce le suggerisce che apparirà ancora “2-3 giorni”. Lo ripete ancora una volta.[20]

Alla domanda del parroco Zovko quando cesseranno le “apparizioni”, Vicka risponde: “Penso anche che se noi dicessimo che non verremo più, e se ci lasciasse un qualche segno preciso, sicuramente cesserebbero”.[21]

Poi la perentoria dichiarazione della figura, in un’ "apparizione" avvenuta non a Medjugorje ma nella vicina Cerno, martedì pomeriggio 30 giugno 1981: apparirà ancora solo “tre giorni”: il 1, 2 e 3 luglio 1981. Infatti, alla domanda del parroco relativamente a quanto tempo apparirà ancora, tutti e cinque i “veggenti”, meno Ivan, rispondono unanimemente: “Tre giorni”.[22]

Poi l’apparsa cambia l'idea e “appare” tuttora, da 37 anni in continuazione, ogni giorno, a tre “visionari” del gruppo: Ivan, Marija, Vicka, e agli altri tre una volta l’anno: a Mirjana dal 1982, ad Ivanka dal 1985 e a Jakov dal 1998. Inoltre, a due dei su menzionati del gruppo, la figura “appare” una volta al mese dal 1987 con “messaggi” per il mondo: a Mirjana il 2 e a Marija il 25 di ogni mese puntualmente.

Vesti diverse. Secondo le conversazioni con i “veggenti” l’apparsa si veste in vario modo. La figura aveva la veste secondo Ivan: “di colore blu” il primo giorno;[23] secondo Ivanka: “di color caffè” il secondo giorno;[24] secondo gli altri „veggenti“ – “di colore grigio”: Jakov,[25] Mirjana,[26] Ivanka il sesto giorno.[27]

Più nervosismo che pace. Si colgono i segni di uno stato di nervosismo e tensione nello “svenire” e cadere per terra delle tre “veggenti” il terzo giorno, 26 giugno: Ivanka, Mirjana, Vicka. “Loro hanno perso conoscenza, a me niente”, si rassicura Marija.[28] Vicka: “Reverendo, io sono salita su, ho portato l’acqua benedetta e il sale. E ho detto: Se non è la Madonna, se ne andrà. La aspergeremo e vedremo. Vedremo veramente. Sono arrivata e ho detto: ‘Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Se sei la Madonna, rimani tra di noi; se non lo sei, vattene!’”[29]

Insistono nel chiedere all’apparsa un “segno” visibile per la gente affinché creda loro. Nella maggior parte dei colloqui si menziona il “segno”[30] e si evince che i “veggenti” sono molto innervositi per non avere un segno visibile.

Toccamenti scandalosi. Cosa molto inusitata e grave: l’apparsa permette non solo che alcuni della folla calpestino il suo velo allungato e steso per terra,[31] ma anche che tocchino il suo corpo. Vicka la tocca già il secondo giorno: “E quando la tocchi, reverendo, le dita rimbalzano così”.[32] Lo stesso ripete Ivanka e aggiunge che toccando il suo corpo sente “come aria, in qualche modo come seta, le nostre dita tornano indietro, così, quando la tocchiamo, le dita tornano indietro, in qualche modo”.[33] Hanno fatto toccare anche ad una dottoressa la veste dell’apparsa: “Ed ecco lei [la dottoressa] ha toccato la sua veste”.[34] Tali storie sui toccamenti del corpo della Madonna, della sua veste, del calpestio del suo velo creano in noi una sensazione e convinzione che si tratti di qualcosa indegno, inautentico e scandaloso. Qui non c’entra la Madonna cattolica!

Manipolazioni intenzionali. L’interlocutore dei “veggenti” fra Jozo Zovko, parroco, è molto innervosito

perché la figura apparsa non manda dei messaggi concreti per la gente e per i frati;

perché non scende dal colle in chiesa dove sta la sua statua;

anzi chiede se si possa “obbligare” - letteralmente così! - la Madonna a scendere ed apparire in chiesa. P. Zovko: “Mi interessa questo, Mirjana: se la Madonna non apparisse in chiesa, potete voi obbligarla ad apparire in chiesa? Forse apparirà, vero, che ne pensi?” Mirjana: “Non so. Non ci abbiamo riflettuto affatto”. P. Zovko ripete: “Io penso che potresti obbligarla: ‘Madonna, chiedo che Tu mi appaia in chiesa’, che ne pensi?” E poi Mirjana cede e pensa che questo “sarebbe meglio, poiché allora neanche la polizia ci cercherebbe…”.[35]

E così con le manipolazioni le “apparizioni” sono trasferite in chiesa il 1 luglio 1981. Questo “obbligare” l’apparsa a scendere ed apparire in chiesa è un gioco magico, e non il Vangelo di Cristo.

Conclusione. Eseguiti i lavori commissionali sul „fenomeno medjugorjano“ a Mostar, è seguita la dichiarazione del vescovo Pavao Žanić a Medjugorje, il 25 luglio 1987. La dichiarazione del vescovo sottolinea la chiara evidenza del fatto che a Medjugorje non ci sono fenomeni e rivelazioni soprannaturali; eseguiti poi i lavori commissionali a Zagabria, la Conferenza Episcopale d'allora, ha dichiarato a Zara, il 10 aprile 1991, che in base alle indagini fino ad allora condotte non è possibile affermare che si tratti di apparizioni o rivelazioni soprannaturali.

Tenendo conto di tutto quel che è stato esaminato e studiato da questa Curia diocesana, incluso lo studio dei primi sette giorni delle presunte apparizioni, si può pacificamente affermare: La Madonna non è apparsa a Medjugorje! Questa è la verità che sosteniamo, e crediamo nella parola di Gesù, secondo cui la verità ci renderà liberi (cfr. Gv 8,32).

+ Ratko Perić, vescovo

 


[1] Steno 2 - colloquio p. Zrinko Čuvalo – Ivan Dragićević, sabato pomeriggio, 27. VI. 1981.

[2] Steno 7 - colloquio p. Jozo Zovko – Mirjana Dragićević, domenica mattina, 28. VI. 1981.

[3] Steno 2 - colloquio p. Z. Čuvalo – Ivan Dragićević, sabato pomeriggio, 27. VI. 1981.

[4] Steno 1. – colloquio p. Z. Čuvalo – Ivanka Ivanković, Vicka Ivanković e Marija Pavlović, sabato mattina, 27. VI. 1981.

[5] Steno 1. - colloquio p. Zrinko Čuvalo – Ivanka Ivanković, Vicka Ivanković e Marija Pavlović, sabato mattina, 27. VI. 1981.

[6] Steno 6 - colloquio p. Jozo Zovko – Mirjana Dragićević, sabato pomeriggio, 27. VI. 1981.

[7] Steno 11 - colloquio p. Jozo Zovko – Ivanka Ivanković, domenica sera, 28. VI. 1981.

[8] Steno 2. - colloquio p. Zrinko Čuvalo – Ivan Dragićević, sabato pomeriggio, 27. VI. 1981.

[9] Steno 1. – colloquio p. Zrinko Čuvalo – Ivanka Ivanković, Vicka Ivanković e Marija Pavlović sabato mattina, 27. VI. 1981.

[10] Steno 10 - colloquio p. Jozo Zovko – Mirjana Dragićević, domenica sera, 28. VI. 1981.

[11] Steno 13 - colloquio p. Jozo Zovko – Ivanka Ivanković, martedì mattina, 30. VI. 1981.

[12] Steno 13 - colloquio p. Jozo Zovko – Ivanka Ivanković, martedì mattina, 30. VI. 1981.

[13] Steno 13. - colloquio p. Jozo Zovko – Ivanka Ivanković, martedì mattina, 30. VI. 1981.

[14] Steno 1 - colloquio p. Zrinko Čuvalo – Ivanka Ivanković, Vicka Ivanković e Marija Pavlović sabato mattina, 27. VI. 1981.

[15] Steno 11. - colloquio p. Jozo Zovko – Ivanka Ivanković, domenica sera, 28. VI. 1981.

[16] Tutti i citati dallo stenogramma 1 - colloquio p. Zrinko Čuvalo – Marija Pavlović, Ivanka Ivanković e Vicka Ivanković, sabato mattina, 27. VI. 1981.

[17] Steno 2 – colloquio p. Zrinko Čuvalo – Ivan Dragićević, sabato sera, 27. VI. 1981.

[18] Steno 16 - colloquio p. Jozo Zovko – i 5 “veggenti”, martedì sera, 30. VI. 1981.

[19] Steno 13 - colloquio p. Jozo Zovko – Ivanka Ivanković, martedì mattina, 30. VI. 1981.

[20] Steno 14 - colloquio p. Jozo Zovko – Mirjana Dragićević, martedì mattina, 30. VI. 1981.

[21] Steno 15 - colloquio p. Jozo Zovko – Vicka Ivanković, martedì mattina, 30. VI. 1981.

[22] Steno 16 - colloquio p. Jozo Zovko – i 5 “veggenti”, martedì sera, 30. VI. 1981.

[23] Steno 2 - colloquio p. Zrinko Čuvalo – Ivan Dragićević, sabato sera, 27. VI. 1981.

[24] Steno 1.- colloquio p. Zrinko Čuvalo – Marija Pavlović, Ivanka Ivanković e Vicka Ivanković, sabato mattina, 27. VI. 1981.

[25] Steno 5 - colloquio p. Jozo Zovko – Jakov Čolo, sabato pomeriggio, 27. VI. 1981.

[26] Steno 6; ed anche steno 8 – colloquio di p. Jozo Zovko – Jakov Čolo, domenica mattina, 28. VI. 1981.

[27] Steno 11 - colloquio p. Zovko – Ivanka, domenica sera, 28. VI. 1981.

[28] Steno 1 - colloquio p. Zrinko Čuvalo – Marija Pavlović, Ivanka Ivanković e Vicka Ivanković, sabato mattina, 27. VI. 1981.

[29] Steno 1 - colloquio p. Zrinko Čuvalo – Marija Pavlović, Ivanka e Vicka Ivanković, sabato mattina, 27. VI. 1981.

[30] Steno 1, 2, 5, 6, 7, 9, 10, 11, 14, 15, 16.

[31] Steno 7 - colloquio p. Jozo Zovko – Mirjana Dragićević, domenica mattina, 28. VI. 1981.

[32] Steno 1 - colloquio p. Zrinko Čuvalo – Marija Pavlović, Ivanka e Vicka Ivanković, sabato mattina, 27. VI. 1981.

[33] Steno 11 - colloquio p. Jozo Zovko – Ivanka Ivanković, domenica sera, 28. VI. 1981.

[34] Steno 13 - colloquio p. J. Zovko – Ivanka Ivanković, martedì mattina, 30. VI. 1981.

[35] Steno 14 - colloquio p. Jozo Zovko – Mirjana Dragićević, martedì mattina, 30. VI. 1981.

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