Međugorski Fenomen
11. December 2009.
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Una delle prove dell'autenticità delle apparizioni di Medjugorje, dagli stessi inizi doveva essere anche un segno visibile, un „grande segno“ che la presunta apparsa medjugorjana lascerebbe sul posto di tali apparizioni. Nelle dichiarazioni di tutti e sei i „veggenti“ sono state pronunciate tante frasi discordi e contraddittorie che un fedele normale può rimanere solo confuso e deluso di tanta quantità di manifesti inganni, incertezze e inverosimiglianze. Con questo studio - quantunque sia lungo - vorremmo, in base al materiale scritto,presentare tutta quella indecenza dalla quale è circondata l'apparsa chiamata dai „veggenti“ „Madonna“, mentre le Commissioni della Curia diocesana e della Conferenza Episcopale non hanno mai approvato né tale concetto né tali dichiarazioni e messaggi.

Il „grande segno“. Due francescani erzegovinesi, reagendo al sottotitolo „Un grande segno - una grande ritirata“ nello Specchio della Giustizia, una collezione di articoli sulle presunte apparizioni,[1] scrivono: „La verità è la seguente: in nessuna dichiarazione dei veggenti, né in quelle dei primi giorni né in quelle successive rilasciate su richiesta di curiosi, c'è una parola sul 'grande segno', neanche nel Diario controverso di Vicka, che, come abbiamo visto, non ha scritto lei, ma sua sorella“.[2]

La risposta: Ormai „classico“ cronista delle „apparizioni“ di Medjugorje, dal 1981 al 1984, il cappellano Tomislav Vlašić, nel 2009 dimesso dall'Ordine dei frati minori e su propria richiesta sciolto dal ministero sacerdotale, scrive di proprio pugno nella Cronaca delle apparizioni sul „grande segno“ a più riprese: il 26 ottobre 1981, l' 8 maggio e il 3 settembre 1982 e il 16 aprile 1983, come più avanti documenteremo. Quindi l'aggiunta „grande“ non è della Curia diocesana, ma è una invenzione originale di Medjugorje.

Sul segno dai „Mille incontri“ di Bubalo

Nelle conversazioni con Vicka Ivankovic fra Janko Bubalo scrive:

Il 25 giugno 1981 fra Janko trasmette le parole di Vicka: „Mirjana ha chiesto che ci lasci un segno, perché la gente non chiacchieri su di noi.“[3]

Il 27 giugno 1981 fra Janko chiede: „Qualcun altro ha chiesto qualche altra cosa?“ Vicka risponde: „Sì. Jakov e Mirjana hanno domandato alla Madonna di lasciarci un segno, perché si cessi di sparlare di noi: che siamo bugiardi, drogati, ecc.“ La presunta Madonna ha detto loro di non temere nulla.[4]

Il 28 giugno 1981 Vicka: „Io ho domandato ancora che ci lasci un segno, per poter convincere la gente che non siamo bugiardi, che non diciamo frottole e che non scherziamo con la Madonna“. La Madonna neanche a questo ha risposto qualcosa.[5]

J(anko) parla a Vicka – „Va bene; incomincio così. Adesso si vede chiaramente, sia dalle vostre dichiarazioni sia dalle cassette registrate, che fin dall'inizio voi avete importunato la Madonna perché lasciasse un segno della sua presenza, affinché il popolo creda e non dubiti di voi.

V(icka) – È vero.

J – E la Madonna?

V – All'inizio, ogni volta che noi le chiedevamo tale segno, scompariva subito, oppure incominciava a pregare o a cantare.

J – Vuol dire che non voleva rispondervi?

V – Sì, in qualche modo.

J – E allora?

V – Noi abbiamo continuato a importunarla. E lei abbastanza presto, assentendo con la testa, ha incominciato a promettere che avrebbe lasciato un segno.“[6]

Di tale assenso con la testa leggiamo già nella prima „apparizione“ in chiesa, il 2 luglio 1981. Come il parroco fra Jozo Zovko ha annunciato al popolo, parla Jakov: „Io oggi ho chiesto alla Madonna di lasciarci qualche segno. Lei mi ha fatto un cenno affermativo con la testa e poi è scomparsa.“[7]

 - Questo significa che si parla del segno sin dall'inizio delle „apparizioni“, quindi dal 25 giugno, che i „veggenti“ „importunavano“ l'apparsa affinchémostrasse loro un segno perché il tutto non sembrasse una grande menzogna e un inganno, e che l'apparsa, assentendo con la testa, ha promesso di dare „un qualche“ o „un certo segno“.

 Sul segno dal „Primo diario

 Nel cosiddetto „Primo diario“, condotto dal 24 giugno al 6 settembre 1981, attribuito a Vicka, che lei in un primo momento ha negato, poi ha riconosciuto che è un „suo diario“,[8] benché sia stato scritto con due scritture, leggiamo del segno alla fine del luglio, agosto e all'inizio del settembre 1981 dalla bocca dei „veggenti“. Riportiamo letteralmente:

Il 21 luglio 1981: „Allora le abbiamo chiesto se vuole lasciarci un segno. Lei ha detto di sì.“

Il 27 luglio 1981: „In seguito abbiamo chiesto il segno e la Beata Gospa ha risposto „Aspettatelo presto, e quando lascio il segno, vi apparirò ancora.“

Il 29 luglio 1981: „Poi le abbiamo chiesto se ci avrebbe lasciato presto un segno. Lei ha detto di sì…“

Il 27 agosto 1981: "Le abbiamo chiesto del segno e lei ha detto: Lo farò fra breve perché ve l'ho promesso.“

Il 29 agosto 1981: "Ivanka ha chiesto se ci avrebbe lasciato presto un segno. La B.V.M. ha detto: Ancora un po' di pazienza.“

Il 31 agosto: "Ma Jakov ha subito chiesto del segno e lei ha detto: Solo ancora un po' di pazienza.“

Il 3 settembre 1981: "Jakov ha chiesto del segno, la Gospa ha detto: Ancora solo un po' di pazienza.“

 - In quasi tutte le „apparizioni“ l'apparsa parla del „segno“ che lei lascerà, e ciò „presto“, „fra breve“, „ancora un po' di pazienza“, „solo ancora un po' di pazienza“, „ancora solo un po' di pazienza“. Questo „solo ancora un po'“ è stato inteso così vicino, imminente, che si pensava che il segno sarebbe avvenuto al massimo entro il Natale del 1981. E siamo testimoni che non c'è alcun segno né alcuna traccia del segno fino ai giorni nostri, essendo passati quasi 29 anni.

Sul „grande segno“ dalla „Cronaca delle apparizioni“ di Vlašić

Il 16 settembre 1981 a Vicka e Jakov di nuovo „ha rivelato che lascerà un segno purché siamo ancora pazienti. Ha detto loro anche che non devono pregare per se stessi poiché lei li ha premiati nel modo migliore. Preghino per gli altri.“

 - Qui il segno è ancora imminente, solo bisogna avere ancora un po' di pazienza. E poi un gran messaggio che è del tutto discorde dai veri messaggi della Beata Vergine: l'apparsa dice a Vicka e Jakov che non devono pregare per se stessi, poiché lei li ha premiati nel modo migliore, ma preghino per gli altri. Questo che non devono pregare per se stessi è un messaggio del tutto eretico! C'è bisogno di provarlo?

Il 12 ottobre 1981 – „Jakov e Vicka... hanno posto alcune domande alle quali ha risposto press'a poco così:

 - Sei stata assunta prima o dopo la morte? L'Assunta ha risposto prima della morte.

 - Quando lascerai un segno? Un segno non lo lascerò ancora. Apparirò ancora“ (tra parentesi è stata messa la parola a lungo, e poi cancellata).

 - È necessaria più pazienza di quanto ci si aspettasse. Tutto si rimanda.

Il 17 ottobre 1981 – „I veggenti hanno chiesto di nuovo del segno visibile. La Gospa ha detto che spetta a lei di compiere la promessa e ai fedeli di pregare e credere fermamente.“

 - In questo messaggio l'apparsa è del tutto riservata. Non si sa né il giorno né l'ora.

Il 26 ottobre 1981 – Il cronista Vlašić scrive: „In seguito i veggenti mi hanno detto che la Gospa ha chiesto loro come mai non chiedessero del segno. Li ha incoraggiati dicendo che certamente avrebbe lasciato un segno, che tutti siamo pazienti e che preghiamo. I segni che i fedeli hanno visto negli ultimi tempi , ha detto, sono solo gli antesegni per un grande segno“.

 - Qui incontriamo la prima volta l'espressione „grande segno“. Già da una decina di giorni i veggenti non si interessavano di tale segno, e ora l'apparsa si è meravigliata come mai curiosamente „non chiedessero del segno“. Ad ogni modo lei lascerà un segno e quei segni luminosi che alcuni fedeli vedevano non erano tale segno annunciato, ma solo gli antesegni del „grande segno“. Di nuovo ci è messa la pazienza in attesa.

Il 21 gennaio 1982 – Lo stesso cronista nota: „I cinque veggenti anche stasera hanno avuto l'incontro con la Madre di Dio. Tutto è durato 5 minuti. Oltre alla preghiera, al canto e ai soliti saluti i veggenti hanno posto alcune domande alle quali hanno avuto la risposta:

1. Perché la Gospa non lascia un segno concreto affinché i sacerdoti si persuadano e comincino a convertirsi e convertire il mondo. La risposta: Il segno lo lascerò al tempo giusto.“

 - Sono passati sei mesi dalle prime indicazioni del segno, e non vi è alcun segno, né grande né concreto. E il segno sarebbe anche per i sacerdoti diffidenti una prova convincente della veridicità delle apparizioni! L'apparsa risponde che lascerà il segno al tempo giusto. Ovviamente non sta a noi chiedere ulteriormente quando è il tempo giusto, ma dobbiamo essere pazienti fino al tempo giusto.

Il 16 marzo 1982 è notato nella Cronaca: „Vicka dice che loro sanno il giorno in cui la Gospa lascerà un segno visibile esterno; questo è ancora un segreto“!

 - I veggenti, però sanno non solo il „tempo giusto“, ma anche il „giorno“ in cui l'apparsa lascerà un segno visibile, ma per tutti noi tutto è avvolto dal segreto; affinché i fedeli siano quanto più curiosi, emozionati, scossi e impauriti.

L'8 maggio 1982 continua il cronista Vlašić – „C’erano quattro veggenti (...). I giovani stasera hanno chiesto in particolare: Possono scrivere sulla carta la data del grande segno e descriverlo e poi lasciarlo sigillato nell’archivio? La Gospa ha risposto: No! Questo l’ho affidato solo a voi. Lo direte quando io ve lo dico. Lo so che molti non vi crederanno e che ne soffrirete molto. Ma sopporterete tutto e sarete persone più felici.”

 - I membri della Prima Commissione diocesana per Medjugorje (1982-84), per mandato del vescovo Pavao Žanić, hanno voluto verificare le voci sul cosiddetto „grande segno“ di cui si parlava molto e che doveva avverarsi presto. Nella riunione del 7 maggio 1982 si è pervenuti alla conclusione che la Commissione richiedesse a tutti e sei i „veggenti“ di rispondere alle due domande elementari: „1. Quale segno la Gospa lascerà? 2. Quando avverrà il segno?“ I „veggenti" dovevano scriverlo in due copie, metterle nelle buste e sigillare col sigillo della Curia diocesana: un esemplare sarebbe stato conservato presso ciascuno di loro personalmente, e un altro nella Curia. Quando il „grande segno“ fosse avvenuto, la busta sarebbe stata aperta, l'annuncio del segno sarebbe stato letto e si sarebbe visto se l'annunciato segno corrisponda alla realtà avvenuta. La proposta era davvero ragionevole e prudente, e le risposte dei „veggenti“ potevano risolvere tutti i dubbi, anche quelli dei sacerdoti. Nel frattempo si vedono le dita anche di alcuni francescani e non solo dei „veggenti“. „Fra Ivan Dugandžić, membro della Commissione, ha riconosciuto più tardi di aver informato fra Tomislav Vlašić su tale intenzione della Commissione e del vescovo“.[9]

 È facile concludere che lo stesso Vlašić ha assunto la protezione del „grande segno“, ha chiesto ai giovani di chiedere alla „Gospa“ se possano rispondere alla richiesta del Vescovo e della Commissione. I quattro „veggenti“ a Medjugorje non hanno voluto rispondere alle domande della Commissione affermando che la „Gospa“ ha detto un decisivo NO, che se ne parli affatto. Ugualmente ha risposto anche Mirjana Dragićević a Sarajevo. Ma siccome nessuno poteva raggiungere per telefono Ivan Dragićević nel seminario di Visoko, poiché lì il telefono non funzionava per caso, e i membri della Commissione dott. Mato Zovkić e dott. Želimir Puljić sono arrivati a tempo, hanno posto al „veggente“ Ivan le domande alle quali egli ha prontamente risposto. Questo era un primo segno di contraddizione nel modo di agire dei „veggenti“. Questo loro racconto si ingarbuglierà sempre di più.

 Ivan ha scritto una dichiarazione a Visoko, il 9 maggio 1982, in due esemplari. Una dichiarazione, sigillata, è stata riportata nella busta affidata alla Curia e conservata in luogo sicuro, mentre l'altra è rimasta nel seminario, cioè da Ivan. Più tardi la busta nella Curia, col permesso di Ivan, sarà aperta dalla commissione, ma ora seguiamo il racconto cronologico sul segno.

Il 18 agosto 1982 [colloquio di T. Vlašić con Mirjana] – „Mirjana vive a Sarajevo. La maggior parte delle vacanze l’ha passata in Svizzera presso parenti e a Sarajevo. Perciò ho avuto un colloquio piuttosto lungo con lei sulle sue esperienze nell’ultimo periodo. Ecco il contenuto del colloquio.

 ... Dice che una volta la visione è durata circa un’ora e mezzo. A lei la Gospa ha finora affidato 7 segreti. Sa quale segno sarà sul posto delle apparizioni e quando avverrà.”

 - Qui si specifica già che il segno avverrà nel “luogo delle apparizioni”, sul Podbrdo. E che Mirjana sa anche il tempo quando avverrà. Vuol dire che sia Vicka che Mirjana sanno anche il luogo e il tempo del segno preannunciato.

Il 3 settembre 1982 – „I cinque veggenti hanno avuto la visione che è durata 4 minuti. I giovani hanno posto in particolare le domande legate alla mediazione delle grazie della Madonna. Hanno portato alcune risposte: - “Il grande segno è implorato. Esso verrà indipendentemente dalla conversione del mondo”.

 - Eccoci ancora due dati sul misterioso “grande segno” di cui scrive Vlašić: bisognava implorarlo, ed è implorato, solo si aspetta il momento perché sia realizzato; e, secondo, il segno è indipendente dalla conversione del mondo.

Il 4 gennaio 1983 – il cronista e cappellano Vlašić: “Ho parlato a parte con Vicka:

 1 - Cinque-sei mesi fa (questo l’ho scritto nel diario) la Gospa ha detto riguardo a Ivan Jurčić, privo della gamba sinistra, che fra qualche giorno, dopo il segno visibile sulla collina, sarebbe guarito completamente. (Questa domanda l’ho posta a Vicka poiché sua sorella si è fidanzata con Ivan. Nell’interrogatorio degli sposi Ivan mi ha detto il messaggio…).”

 - Qui si riconosce che non è avvenuto nessun miracolo il 16 dicembre 1981.[10] Infatti è stato promesso il miracolo che la gamba sinistra di Ivan Jurčić sarebbe guarita completamente “dopo il segno visibile sulla collina”. Non c’era nessun segno sulla collina né la gamba di Jurčić è guarita. Finora solo l’inventato annuncio dei “veggenti”. E la gente dovrebbe fedelmente seguire le loro fandonie! Anche i sacerdoti!

Di nuovo sul segno dai „Mille incontri“ di Bubalo

Qui è opportuno ricordare le conversazioni di fra Janko Bubalo con Vicka Ivanković, terminate „alla fine del 1983 o (è lo stesso) all'inizio del 1984“,[11]proprio in riferimento al segno promesso e alla gamba sinistra di Ivan Jurčić.

J(anko) - „Mi hai parlato di un giovane che è senza la gamba sinistra.

V(icka) – E che cosa ti ho detto?

J - Che la Madonna lo guarirà senza nessuna condizione, dopo il Segno promesso.

V - Se ti ho detto questo ti ho detto la verità. La Madonna (...) con quel giovane si è comportata in un modo particolare.

J - Cosa vuoi dire con questo?

V - Lui quasi tutti i giorni veniva alle apparizioni della Madonna e la Madonna ha dimostrato di amarlo particolarmente.

J - Come lo sai?

V - Ecco come. In un'occasione, poco prima del Natale del primo anno, essa ci ha fatto vedere la sua gamba malata. Ha tolto via dalla gamba la parte artificiale, di plastica, e al suo posto ci ha fatto vedere la gamba sana.

J - Perché questo?

V - Non lo so. Può darsi che la Madonna volesse dire che egli guarirà (...)

J - Però non mi hai detto se la gamba guarirà o no!

V - La Madonna ci ha detto di sì, ma più tardi.

J - Quando?

V - Dopo che ci darà il suo Segno, allora egli guarirà comple­tamente. Questo ce lo ha detto verso la metà del 1982.“[12]         

 - Dalla metà del 1982, cioè già da 27 anni l'apparizione medjugorjana non dà tale segno promesso ed atteso, ora collegato anche con la guarigione della gamba di Ivan Jurčić; già da 27 anni Jurčić, il cugino di Vicka, aspetta che la sua gamba sinistra „plastica“ cresca.

Di nuovo sul segno dalla „Cronaca delle apparizioni“ di Vlašić

Il 16 aprile 1983 il cappellano Vlašić con Jelena Vasilj, „veggente“ fuori del numero dei sei e che ha la „locutio interna“ ha conversato anche sul „grande segno“ e ha annotato nella Cronaca: - „A lei non è dato conoscere la manifestazione del grande segno né la sua data. Le è stato detto che sarebbe avvenuto. La Gospa le ha affidato anche alcuni segreti (dice, similmente al terzo segreto di Fatima) ma ora non può parlarne.”

 - Le favole infantili che vorrebbero paragonarsi con il terzo segreto di Fatima, quello sull’attentato al Papa!

Il 7 novembre 1983 – Ecco ancora un po' dalla Cronaca delle apparizioni di Vlašić – „In questi giorni ho parlato con tutti e sei i veggenti sui messaggi essenziali della B.V.M. e sul corso degli eventi annunciati. Ecco un rapporto generale.

Questo tempo è un tempo di grazia e di conversione. Poi verranno le ammonizioni al mondo e in seguito il Segno della Gospa come grazia. Poi seguiranno i castighi, poiché il mondo, neanche dopo il Segno, si convertirà.

Ivan aggiunge ancora qualcosa che la Gospa gli ha detto. Dice che dopo il Segno la conversione sarà difficile. Quelli che non si convertiranno fino a quell’ora, avranno il rimorso di coscienza e questo li perseguiterà.

Tutti dicono che prima del Segno ci saranno intensivi ante segni.

Mirjana ha conoscenze specifiche. A lei sono affidati tutti e 10 i segreti. I segreti li sa secondo le date, come si svolgerà tutto. Tre segreti saranno infatti ammonizioni che avverranno prima del Segno. I segreti si attueranno in un susseguirsi abbastanza rapido. Molti non avranno tempo di convertirsi. E quelli che rimarranno in vita avranno poco tempo per rifletterci – a causa della brevità del tempo – e per convertirsi, poiché le ammonizioni ultime seguiranno presto dopo il Segno.

Mirjana affiderà i segreti 3 giorni prima che si realizzino, per testimonianza. Lei dice che tutto questo avverrà in un intervallo, in un tempo, relativamente breve. Alla mia domanda: “Che cosa dici al mondo?” ha risposto: “Convertiti quanto prima e ricevi Dio”. Mirjana ha detto che il 7° segreto è abolito poiché la gente ha pregato e digiunato.

 “La Gospa chiede la conversione, preghiera e digiuno perché siano aboliti i mali minacciosi o per salvare le anime?” – ho chiesto. Lei ha risposto. “Sia l’uno che l’altro. Ma primariamente per salvare le anime. Poiché è impossibile evitare tutti i mali. È impossibile aspettare la conversione di tutta l’umanità che è affondata nel peccato”.

 - Da tale testo si potrebbe comporre un siffatto corso degli eventi apocalittici: innanzi tutto un „tempo di grazia e di conversione“ – poi „ammonizioni al mondo“, „tre ammonizioni“, e queste sono i „tre segreti“ – poi il „segno come grazia“ – finalmente „castighi“, poiché il mondo non si converte nemmeno dopo il segno. Dopo il segno la conversione sarà difficile, e chi non si converte, sentirà il rimorso e sarà perseguitato dalla coscienza.

 Ancora una volta sul segno dai „Mille incontri“ di Bubalo

Prima di tornare a Ivan „veggente“ e alla sua busta, consulteremo fra Janko Bubalo il quale ha intervistato Vicka, a più riprese, riguardo al segno:

 

"J(anko) – Dimmi, per favore, qualcosa riguardo al Segno (…) Dove la Madonna lascerà questo Segno?

V(icka) - A Podbrdo. Sul posto delle prime apparizioni.

J - Dove sarà questo segno? In cielo o sulla terra?

V - Sulla terra.

J - Apparirà, sorgerà tutt'a un tratto oppure pian piano?

V - Tutto a un tratto.

J - Lo potrà vedere chiunque?

V - Sì, chiunque verrà qui.

J - Questo Segno sarà passeggero o permanente?

V – Permanente

[...]
J - Tu conosci con precisione come sarà questo segno?

V - Con precisione.

J - Sai anche quando la Madonna lo manifesterà a noi altri?

V - So anche questo.

J – Lo sanno anche tutti gli altri veggenti?

V – Questo non lo so, ma penso che ancora non lo sappiamo tutti.

(...).

J – Non ti ho ancora chiesto se questo Segno è un segreto speciale o no.

V – Sì, è un segreto speciale. Ma nello stesso tempo fa parte dei dieci segreti(...)

J – Va bene. Ma perché la Madonna lascia qui questo Segno?

V – Per mostrare al popolo che lei è presente qui tra noi. (...)

J – Io arriverò a vedere questo Segno?

V – Vai avanti. Una volta te l'ho detto, molto tempo fa. Per adesso basta così. (...)

J – Una volta i membri della commissione episcopale hanno chiesto a voi, e precisamente a te, che descriviate per scritto tale Segno, come sarà e quando avverrà, perché poi lo scritto venisse chiuso e sigillato davanti a voi, e venisse conservato fino a quando il Segno apparirà.

V – Questo è esatto

J – Ma voi non avete accettato. Perché? Neppure a me questo è chiaro.

Qualcuno dice che solo Ivan ha risposto qualcosa, e non gli ho chiesto mai nulla.

V – Neanche io gli ho chiesto. Né glielo chiederò, ma penso che lui non ne ha dato loro una risposta. Forse ha loro imbrogliato qualcosa, ma non ne parlo più“ (...).[13][P. Gabriel Amorth e fra Smiljan Dragan Kožul hanno censurato, nell'edizione italiana, questa parte messa in grassetto. Per quale motivo? Si tratta di un testo che spiega molto bene il termine croato „spetljao“ = imbrogliato, usato da Vicka sul conto del suo collega Ivan!].

 - Da questa conversazione ricaviamo che tale segno è un segreto, e parimenti un segreto speciale e nello stesso tempo un segreto dei dieci segreti; che apparirà d'un tratto sul Podbrdo, che là rimarrà permanentemente; che non sappiamo che cosa Vicka ha detto a fra Janko, se egli vedrà tale segno atteso; sappiamo che fra Janko è deceduto il 21 febbraio 1997 e non ha visto il „segno“. Vediamo ora che cosa Ivan Dragićević ha imbrogliato con la Commissione, come dice la sua collega Vicka [nell’edizione originale croata].

 Sul segno dal Verbale della Commissione diocesana, 1985.

 Nel marzo del 1984 Ivan Dragićević, „veggente“, il quale come seminarista della Provincia francescana erzegovinese nel frattempo ha lasciato sia il seminario di Visoko che quello di Dubrovnik a causa dell' insuccesso scolastico, ha detto a fra Slavko Barbarić di non aver scritto nulla sulla carta nella busta a Visoko nel maggio del 1982. Quindi fra Slavko ha trasmesso questa notizia sorprendente al Rev. Laurentin, presentatore e seguace del „fenomeno di Medjugorje“, e questi nel suo libro ha così, incredibilmente, giustificato il modo di agire di Ivan: „Intimidito da queste ingiunzioni, fatte in nome del vescovo, e senza soluzione fra questi imperativi dell'autorità terrestre e quelli della Madonna, egli fece ricorso alle tradizionali soluzioni della prudenza contadina, rotta a mille risorse da secoli di persecuzioni musulmane o di insidie della polizia marxista di oggi. Prese la penna, scrisse due fogli e li mise in due buste che furono sigillate; ma egli aveva soltanto scritto: Niente, niente, niente!“[14]

Come lo poteva scrivere l'abbé Laurentin? Ecco la risposta: „Lo poteva dire poiché fra Slavko rispondeva ai suoi quesiti insieme con i veggenti“, scrive lo stesso fra Slavko di se stesso.[15] Cosicché non sappiamo che cosa è stato trasmesso a Laurentin dai „veggenti“, che cosa da fra Slavko psicologo.

Quando la Seconda Commissione diocesana per il fenomeno di Medjugorje ha cominciato a lavorare (1984-86), ha voluto approfondire la questione di codesto „grande segno“ e di quella „busta“ di Ivan. Tre membri della Commissione - Ž. Puljić, Š. Samac e I. Sisek – hanno visitato Ivan Dragićević a Medjugorje. Secondo il Verbale ufficiale della Commissione, che aveva luogo nel marzo del 1985, leggiamo questa descrizione [il verbalizzante scrive ogni volta Dragičević invece di Dragićević]:

 „Dopo questa discussione abbiamo ascoltato quel che i dott. Puljić, Sisek e Samac ci hanno detto delle loro esperienze a Medjugorje: hanno visto Vicka che non è a letto, ma tuttavia è rimasta a casa e non è venuta alla riunione in chiesa. Nella sua casa si sono incontrati con Ivan Dragičević, e Ž. Puljić gli ha chiesto perché si è comportato così nei confronti dei membri della Commissione nelle sue dichiarazioni citate da Laurentin. Perché diffonde tali dicerie?

Allora M. Zovkić e Ž. Puljić hanno spiegato agli altri membri della Commissione di che cosa si tratta davvero: Quando si è diffusa la voce del segno che la Madonna avrebbe lasciato a Medjugorje, i membri della Commissione ristretta d'allora, M. Zovkić e Ž. Puljić, si sono recati nel Seminario francescano di Visoko dove si trovava a scuola Ivan Dragičević. Gli hanno chiesto di scrivere il messaggio della Madonna, il che lui ha scritto per circa 10 minuti. È stato scritto attraverso la carta carbone. Tutte e due le copie sono state messe in due buste che sono state sigillate. Una è stata portata nell'Archivio della Curia a Mostar, l'altra è stata consegnata da Ivan al suo professore fra Celestin Vlajić in custodia. Mirjana Dragičević a Sarajevo non ha voluto scrivere nulla sul segno dicendo ai membri della Commissione che la Madonna si è arrabbiata poiché Ivan ha scritto qualcosa. I giovani a Medjugorje non hanno voluto scrivere nulla, sebbene altri membri della Commissione abbiano chiesto a loro di farlo e di sigillare i messaggi. I giovani dicono che, su consiglio di T. Vlašić, hanno chiesto alla Gospa se potessero scrivere e lei ha detto loro di non scrivere nulla.

Laurentin in un suo scritto ha diffuso la voce che Ivan infatti ha ingannato la Commissione e non ha scritto nulla sulla carta ma l'ha messa vuota nella busta. Quando oggi questi tre membri della Commissione a Medjugorje hanno chiesto a Ivan perché li ha ingannati, egli ha detto di aver più fiducia in Laurentin che in loro. Infine Ivan ha detto a Ž. Puljić che può liberamente aprire quella busta che si trova nell'Archivio della Curia a Mostar, poiché in essa non si trova nulla eccetto la carta vuota. Ha promesso che quella busta che era da fra Celestin e che era stata riconsegnata a lui, gliel'avrebbe portata davanti alla chiesa la stessa sera per aprirla davanti a Željko Puljić. Ivan però non ha portato la busta dicendo che l'ha smarrita in qualche posto, ma di nuovo ha permesso al dott. Puljić di aprire liberamente la busta che si trova a Mostar. Ora tutti abbiamo domandato che si aprisse davanti a noi la busta di Ivan che finora era custodita non aperta nell'Archivio. La busta è stata aperta dalla Commissione e si è constato che Ivan non ha detto la verità. La busta non conteneva una carta non scritta, vuota ma scritta. Quando abbiamo confrontato la scrittura di Ivan, abbiamo visto che sulla carta della busta ha scritto Ivan Dragičević, che lui ha firmato tale scrittura, scrivendo prima in che cosa consisteva il segno e quando si sarebbe realizzato. Subito è stato fatto il Verbale sull'apertura della busta, firmato dal dott. Zovkić come presidente e Lj. Lucić come verbalizzante, lasciando che gli altri membri della Commissione sottoscrivessero il Verbale domattina. Soltanto Ivan Dugandžić non è stato presente quando la busta è stata aperta. Infine Ž. Puljić ha detto, alludendo a Ivan Dragičević: 'Ci ha ingannati immoralmente. Sono offeso ma anche costernato sul futuro dei giovani e di questo fenomeno'. Allora abbiamo saputo da P. Krasić che questo non è il primo caso di inganno da parte di Ivan. Egli ha ingannato anche i colleghi seminaristi a Visoko con il trucco sul ritorno delle lancette e con le apparizioni così che i colleghi non gli credevano più. Alcuni si sono seriamente scandalizzati“.[16]

 - Da questa lunga citazione del Verbale autentico della Commissione rileviamo che Ivan Dragićević

            ha detto la bugia che la presunta Gospa gli aveva permesso di scrivere sul segno e, d'altro canto, non è stato costretto a scrivere;

            ha detto alla Commissione la bugia di non aver scritto nulla, e invece ha scritto in due copie, attraverso la carta carbone;

            ha detto la bugia a R. Laurentin di non aver scritto nulla, e invece ha scritto di proprio pugno e firmato;

            ha detto la bugia che avrebbe portato la sua busta davanti alla chiesa e non l'ha portata;

 rileviamo che tutti i „veggenti“ hanno detto la bugia, insieme al manipolatore T. Vlašić, che la „Gospa“ avrebbe vietato loro di descrivere il segno, come se l'apparsa non potesse dire anche a Ivan a Visoko di non scriverlo, ma ora si „arrabbia“ davanti a Mirjana che Ivan lo abbia fatto! Forse in tutto questo „fenomeno di Medjugorje“ il segno più grande potrebbero essere, finora, inganni, giochi indegni, bugie e imbrogli!

Che cosa ha scritto Ivan?

Ricapitolando: davanti alla Commissione ufficiale Ivan aveva audacemente dichiarato che la carta nella busta in Curia era vuota, „carta - carta“. Aveva detto persino così: „Prima ho messo la carta vuota nella busta e quando ho chiuso la busta allora la Gospa è venuta da me e ha sorriso“. Dopo averlo incontrato a Medjugorje ed essere rientrati a Mostar, i membri della Commissione, con altri membri, decisero di aprire la sua busta e vi trovarono la carta scritta. Tutto ciò accadeva il 7 marzo 1985. Il „veggente“ Ivan, quindi, intenzionalmente e immoralmente inganna la Commissione. E afferma che la sua „Gospa“ l'avrebbe accompagnato con il sorriso nel suo inganno! E questa stessa apparsa si „arrabbia“ davanti a Mirjana a Sarajevo perché Ivan ha scritto qualcosa. Come si attribuiscono cose davvero indecenti alla Vergine Beata!

Ecco quelle domande a Ivan e la sua risposta del 1982:

“1. Quale segno avverrà?

La Madonna ha detto che avrebbe lasciato il segno tale segno io vi dico e vi affido il segno è: che sarà un grande santuario a Medjugorje in onore della mia apparizione e questo santuario alla mia Figura.

2. Quando il segno accadrà?

Il segno accadrà nel 60 mese [giugno]

Data del rilascio della dichiarazione:

Visoko 9.05.1982.

Firma del veggente:

Ivan Dragićević.”[17]

 - Secondo questa dichiarazione scritta, il segno dovrebbe essere un „grande santuario a Medjugorje“. Non si dice sul Podbrdo, ma a Medjugorje. Gli altri „veggenti“ dicono che il segno sarebbe stato sul Podbrdo! E che il segno accadrà nel 60 mese. Quale 60 mese? Dal contesto si potrebbe concludere che si tratta del giugno del 1982. Se questo non è vero, allora abbiamo a che fare con risposte del tutto equivoche a guisa della „profetessa“ Pizia nella greca Delfi, la quale rispondeva sempre ambiguamente cosicché nessun mortale la poteva mai correttamente prendere in parola: poteva cioè sempre essere compresa anche diversamente, a seconda di chi e dove metteva la virgola nella frase.[18]

 Sul segno dal Rapporto di Barbarić

Le bugie sul segno hanno cominciato a susseguirsi. Di esse per iscritto testimonia fra Slavko Barbarić [deceduto il 24 novembre 2000].

Il 9 marzo 1985 Ivan dice a fra Slavko Barbarić del tutto diversamente che alla Commissione: „Avrei dovuto ancor prima dirti questo, poiché la Gospa mi ha detto che essi hanno aperto la busta e che in essa hanno trovato qualcosa. Ma questo non è il segno, questo non è quel che la Gospa ha affidato a me“.      

 - La Gospa narra sul segno una cosa a Ivan seminarista a Visoko, e un'altra cosa a Medjugorje tre anni più tardi. O Ivan, preso nella sua confusione per raccapezzarsi, intende attribuire le sue menzogne alla Beata Madonna?

Allora Ivan ha cominciato a parlare della sua seconda busta, che è rimasta da lui, e ha detto che in essa non c'è nulla, che questa „è vuota“! Ma questa seconda busta non è riuscito a trovarla mai. Perciò il 9 marzo ha chiesto alla sua „apparsa“ per avere finalmente ragguagli. Lei gli ha risposto: „Io so che tu non hai scritto un segno da nessuna parte, poiché non puoi farlo senza il mio permesso.“

Ma il solerte e irrequieto fra Slavko ha cominciato, giorno dopo giorno, a girare intorno alla casa di Ivan per constatare perché il „veggente“ ha scritto qualcosa e non l'ha ammesso, e se abbia affatto scritto qualcosa che non doveva scrivere.

In questo sono coinvolti anche alcuni altri padri francescani: „Un giorno partecipava alla conversazione anche fra Ljudevit Rupčić. Ivan rispondeva confusamente sulla busta“, riconosce fra Slavko.

Ci voleva che Ivan comprendesse e „che di nuovo non cadesse in preda alla paura e non cercasse di „raccapezzarsi“, come disse il dottore in psicologia fra Slavko Barbarić, il quale ci informa ancora su una bugia di Ivan. Egli dice che Ivan „afferma di aver scritto per se stesso sulla carta – la busta è sigillata, ma la carta no“. Nel frattempo fra Slavko invia il testo di Ivan al grafologo per una perizia a Milano. E ha constatato che „la pressione esterna non era adeguata all'ansia interna evidenziata dalla grafia“, ma ad ogni modo „bisogna seriamente prendere in considerazione il fatto che questa non è la prima volta che i veggenti di Bijakovići in questo o in altro modo parlano di pressioni da parte della Commissione“![19]

 - La Commissione è, dunque, colpevole poiché svolge il suo compito per accertare se il „veggente“ dice la verità o una bugia o se solo nella sua „confusione“ cerca di „raccapezzarsi“!

Ivan l’11 marzo 1985 di nuovo doveva consultarsi con la “apparizione” su dove fosse andata a finire questa infelice busta o buste e il descritto e promesso segno. Fra Slavko scrive: “Questa apparizione era sulla collina. Era presente anche Vicka. Lei conferma che Ivan ha chiesto qualcosa sulla collina, ma che non ha portato alcuna risposta”.

 - La Madonna si sta forse ritirando?

Ma la pressione, non più da parte della Commissione, ma da parte di fra Slavko, diventa sempre più forte. Ora tutti i “veggenti” chiederanno uno dopo l’altro all’ “apparizione” di questa busta vuota o scritta e su questo segno suo o di loro.

Lo psicologo fra Slavko ha posto una domanda professionale: Che cosa bisogna fare ora nella situazione creata da Ivan? Sono piovute le presunte risposte dalle “apparizioni”:

Vicka ha avuto la visione il 13 marzo 1985. Ecco la sua risposta: “La Gospa ha detto: Pregate, pregate, pregate. Soltanto con la preghiera potete liberarvi dallo sbaglio commesso da Ivan e a questo non si doveva arrivare”. Vicka vi aggiunge la sua spiegazione: “Lo sguardo e la scontentezza della Gospa mi hanno detto che lui tuttavia ha scritto: Questo non si doveva fare. Doveva dirlo subito perché non ci fossero dei dubbi tra tutti voi”.

 - Dunque, secondo Vicka, cioè la sua “apparizione”, bisogna pregare, pregare, pregare. Per altro l’apparsa chiaramente riconosce che Ivan ha sbagliato, formalmente ha scritto e non doveva scrivere; ha detto bugie, e non doveva dirle. Lo sguardo della “Gospa” ha manifestato la scontentezza a causa di tale comportamento di Ivan.

 L’apparizione” di Jakov il giorno dopo, 14 marzo 1985, così: La “Gospa” ha detto questo: che per questo bisogna pregare e che Ivan non doveva fare questo...”.

 - La Gospa quindi di nuovo raccomanda la preghiera e non è contenta che Ivan abbia fatto questo. Perché? Perché ha scritto o perché ha mentito dicendo di non aver scritto? O perché nel corso del tempo ha “imbrogliato” tutto, per prendere in prestito l’espressione di Vicka?[il termine “imbrogliato” è legato alla citazione originale, ma non presente nella versione italiana del libro di Bubalo].

Marija ha riportato una breve risposta dalla sua “apparsa” [manca la data]: “Solo pregate”

 - In una situazione così ingarbugliata non rimane davvero altro che pregare Dio che non succeda qualcosa di peggio. E per altro quando i nostri „veggenti“non sanno che dire, quando si trovano nelle difficoltà, allora rilevano che dobbiamo pregare Iddio. Ma questo lo sappiamo sia dalla Rivelazione Divina sia dalla nostra debolezza umana, anche senza le loro frequenti e presunte private „rivelazioni e apparizioni“, „messaggi“ inventati, „segni“ apocalittici“ e „segreti“ miracolostici!

Mirjana, che ha avuto le “apparizioni” soltanto nel giorno del suo compleanno[il 18 marzo ], ha verificato la verità di Ivan nella sua “visione”. Lei ha scritto solo all’inizio dell’ aprile 1985 nella sua lettera, indirizzata a fra Petar Ljubičić: “Poi ho chiesto di Ivan riguardo al suo caso ( certamente ne ha sentito, riguardo al segreto, cioè al segno, a quella lettera). Lei ha detto che i sacerdoti devono essere con noi, per aiutarci perché lei ha messo un grave peso su di noi e che le duole il loro dubbio. Poi ha detto che Ivan non ha fatto niente di male. Ha detto che lei lo ha rimproverato abbastanza, e che non si deve sgridarlo più. Che è una cosa buona che lui abbia scritto così.”[20]

 - La “Gospa” di Mirjana è poi uno speciale fenomeno e una vera contraddizione: Oltre al fatto che la sua “Gospa” riconosce di aver caricato un peso grave sui “veggenti”, e per questo i sacerdoti li devono aiutare, lei dice di Ivan “che non ha fatto nulla di male”, per questo lei l’ha “rimproverato abbastanza” cioè perché non ha fatto nulla di male, e finalmente la “visione” si corregge e dice che è bene quello che ha scritto Ivan. Si raccapezzi chi può in questo “grande segno” di Medjugorje!

Ivanka non poteva chiedere “perché la Gospa in quel periodo le narrava i problemi del mondo e della Chiesa.”[21]

 - Si capisce che non sono paragonabili le favole infantili sulla busta con gli enormi problemi del mondo e della Chiesa! Ma tuttavia si risolvono simultaneamente gli imbrogli circa la piccola busta di Ivan e il „grande segno“, nonché i grossi problemi del mondo e della Chiesa.

Poi il 16 marzo 1985 fra Slavko ha invitato tutti i “veggenti” – Mirjana è a Sarajevo – nell’ufficio parrocchiale per un “rinnovamento spirituale” sull’ “amore della verità, umiltà e semplicità”. Ha chiesto a tutti su quel che Ivan aveva scritto. E tutti dovevano rispondere se questo era quel segno oppure bisogna aspettarne un altro. Ecco le risposte dei “veggenti” circa il “segno” loro e quello di Ivan.

Vicka: “Il segno è visibile, permanente e indistruttibile sul posto delle apparizioni. La Gospa l’ha manifestato!”

 - Dunque, la “Gospa” l’ha già rivelato! Esso è visibile, stabile e indistruttibile, e ciò sul posto delle apparizioni. Come manifestato, visibile e permanente se già da quasi 29 anni nessuno l’ha visto? In che cosa consiste? È uno dei dieci segreti invisibili?

Ivanka: “La Gospa lascerà un segno permanente e visibile!”

 - Quindi non è manifestato, almeno non a noi altri mortali, ma lo sarà nel futuro! Bisogna aspettare. Quando apparirà, sarà visibile e duraturo!Ancora un po’ di pazienza! – direbbe l’apparsa il primo anno della sua “apparizione” e siamo ormai nel 29o anno delle “apparizioni” quotidiane!

Marija: “No!”

 - Vuol dire che non si tratta del segno che Ivan ha scritto! Decisamente e categoricamente Marija.

Jakov: “Non posso dire niente!”

 - Ecco rimane un segreto, se era il segno, se esiste oppure se sarà! Jakov deve star zitto. Questo è più sicuro. Altrimenti si impiccerà come Ivan.

Ivan: “No!”[22]

 - Di nuovo niente!Non è quel segno!

 E allora? Chi è preso in giro da Ivan? E chi è preso in giro da fra Slavko?

E quando si accerterà che, invece di un “grande segno”, è tuttora un grande inganno e menzogna, allora bisognerà tacere e continuare di nuovo come se tutto fosse una grande verità! Forse i “veggenti” ed altri manipolatori aspettano di vincere con questo “segno”? O forse ci accontenteremo tutti della constatazione di Laurentin che “Ivan ha pianto il suo peccato come san Pietro il suo rinnegamento.” [23]

Sul segno dall'emittente italiana “Radio Maria”

 Passiamo infine alle fonti italiane sul segno di Medjugorje nel passaggio dallo scorso a questo millennio:

Il 24 settembre 1999: nella conversazione radiofonica p. Livio Fanzaga, conduttore della trasmissione e direttore di „Radio Maria“, chiede a Jakov Čolo: „E per quanto riguarda il terzo segreto? Gli altri veggenti hanno potuto rivelare qualcosa, parlando di un segno che la Madonna lascerà sulla montagna delle apparizioni“, il „veggente“ risponde. „Sì, posso dire che la Madonna ha promesso di lasciare un segno sulla montagna delle apparizioni, che sarà permanente e visibile a tutti.“ [24]

Il 3 agosto 2000 in un'intervista a Vicka lo stesso padre Livio, scolopiano, chiede alla „veggente“ circa il segno: „Voi l'avete già visto?

Vicka: Noi l'abbiamo già visto e quando verrà il momento di sicuro ci sarà il segno sul monte dell'apparizione (...). Sì per vederlo bisogna venire a Medjugorje.

P. Livio: Tu sarai ancora viva quando ci sarà il segno?

Vicka. Non lo so. Ma spero di sì.“

P. Livio, come 17 anni fa fra Janko Bubalo: „E io sarò vivo?

 Vicka: Ma, padre, non sei ancora troppo vecchio. Ma io penso di sì...“.[25]

 - Padre Livio ha oggi 69 anni e Vicka 45. Vicka pensa che sia lei che p. Livio tuttavia vedranno questo segno. Chi vivrà vedrà se sarà!

Sul segno dal sito di Corvaglia

 Lo studioso sistematico italiano del fenomeno di Medjugorje prof. Marco Corvaglia nel suo blog sotto il titolo „Ma il segno dov'è?” (www.marcocorvaglia.com) scrive: „È ormai passato quasi un trentennio da quando il grande segno è stato promesso ed ancora non s'è visto niente. Così come non s'è visto niente del Grande Miracolo promesso nel 1961 a Conchita Gonzalez, 'veggente' spagnola di Garabandal che, ormai mezzo secolo fa, scriveva nel suo diario (a cui si direbbe si siano ispirati a Medjugorje):

"Come il castigo che noi meritiamo sarà molto grande, il miracolo sarà immensamente grande [...]
La Santa Vergine mi ha detto la data del miracolo e in cosa consisterà. Io lo devo comunicare otto giorni prima, affinché la gente venga."[26]

 E conclude: „E si vive quindi in questa continua e fiduciosissima attesa.“

Le ultime notizie

Nel giornale di Mostar recentemente leggiamo sul segno di Vicka: „Sui segreti che le ha affidato la Gospa non parla molto, ma dice che alcuni, con le preghiere, sono stati alquanto mitigati. Il settimo segreto è mitigato con le preghiere. La Gospa ci invita a mitigare, con le nostre preghiere, anche gli altri segreti che vengono. Il terzo segreto è il segreto del segno visibile. La Gospa lascerà sul posto delle apparizioni un segno visibile e duraturo che ciascuno potrà vedere convincendosi della veridicità delle apparizioni“.[27]

 - Abbiamo visto sopra come Mirjana afferma, già il 7 novembre 1983, che il „settimo segreto“ è del tutto abolito. E Vicka dichiara, il 16 novembre 2009, che è „alquanto mitigato“. A quale „veggente“ credere?

E ancora una classica contraddizione: Mirjana ha affermato, il 7 novembre 1983 (vedi sopra), che i tre segreti saranno infatti le ammonizioni che avverranno prima del segno. Dunque tre segreti – probabilmente i primi tre segreti – come ammonizioni e poi segno! E Vicka ha affermato lo stesso anno 1983 nella conversazione con p. Bubalo (vedi sopra), che il „segno è uno speciale segreto, ma è anche uno dei dieci segreti“. Lei ci ha recentemente, il 16 novembre 2009, rivelato più da vicino che il terzo segreto è proprio il segreto del segno visibile! E or ora:

questi tre segreti di Mirjana si verificheranno come ammonizioni, e poi il segno,

oppure il terzo segreto di Vicka è quel segno,

oppure tale segno di Vicka è uno „speciale segreto“, fuori dei dieci segreti,

oppure il segno di Vicka è nello stesso tempo uno dei dieci segreti:

 si raccapezzi chi si intende di contraddizioni!

Conclusione

 1 – Il segno miracoloso. „Il „segno“ doveva e poteva essere l'arma più splendida dei „veggenti“ di Medjugorje e dei propagatori delle „apparizioni“. Gli stessi „veggenti“ sin dall'inizio l'hanno chiesto all'apparsa che appariva loro. L'hanno chiesto e l'hanno „importunata“, come abbiamo visto. Poi sono seguite, tra i „veggenti“, intere ondate di menzogne, contraddizioni, promesse, accelerazioni, rallentamenti, smentite, incertezze. E se fosse apparso nelle prime settimane, mesi o anni un tale segno visibile, permanente e indelebile come l'ha descritto nella cassetta una delle „veggenti“ collaterali, Mara Jurković di Medjugorje, tutto avrebbe preso un corso diverso. Lei dice „che un giorno sorgerà sulla collina delle apparizioni un grande santuario della Madonna, per l'intervento straordinario di Dio e della Madonna. Sorgerà una chiesa bell'e fatta, davanti alla quale ci sarà una grande statua della Madonna. Davanti ad essa ci sarà un grande lago, circondato da rose bianche e rosse. Dalla chiesa fino al villaggio, in giù, ci saranno scalini di pietra!“[28]Se dunque ci fosse stato qualcosa di queste fantasie: nuova chiesa, grande statua, fiori bianco-rossi, scalini di pietra, o se fosse scaturito un nuovo limpido fiume da Medjugorje verso Široki Brijeg ed oltre, il Vescovo sarebbe stato il primo a recarsi a Medjugorje per dichiarare autentiche le apparizioni. Ma stando le cose così?

2 – Il sigillo della Chiesa. Dopo il fallimento del tentativo della Commissione che i „veggenti“, nel maggio del 1982, scrivessero e sigillassero l'annuncio del „segno promesso“, il suo luogo e il tempo, il vescovo Žanić non ha abbandonato tale idea che poteva essere provvidenziale per la prova delle apparizioni. Come i giovani hanno insistito, nelle „visioni“, dicendo di poter vedere il „segno“, così il Vescovo ha insistito chiedendo ai giovani di descrivere tale „segno“ e di metterlo sotto il sigillo ecclesiastico. Quando la profezia avverrà, il sigillo si aprirà – la verità parlerà! I giovani, come abbiamo provato sopra, sobillati da T. Vlašić, hanno rifiutato la collaborazione riguardo al segno, sia con il Vescovo che con la Commissione. Nella sua Posizione del 1984 il vescovo Žanić scrive: „Poi, il 3 agosto 1982 il Vescovo ha chiamato tutti i 'veggenti' a Mostar. Davanti ad alcuni membri della Commissione ha chiesto a loro, separatamente, di descrivere il segno, indicarne la data della manifestazione, mettere solo in una busta, timbrare col timbro della Curia, e ciascuno può portare la sua busta a casa, senza lasciare alcuna copia a Mostar. E quando avverrà quel 'segno' si apriranno le buste e si vedrà se la profezia corrisponda ai fatti. Ma i 'veggenti' hanno rifiutato di farlo. Allora il Vescovo ha chiesto a I. Dragićević se la Madonna l'aveva rimproverato di aver fatto la descrizione del 'segno' a Visoko. Egli rispose: No!“[29] Questa era ancora una non verità su tante altre bugie.

 E ora dovremmo tutti credere a tante contraddizioni e non verità finora dette, con le quali è circondato e permeato il „fenomeno di Medjugorje“!

Ratko Perić, vescovo      

    

Fonti e letteratura

Kronika ukazanja u župi Međugorje, 1981.-1983. Pisao T. Vlašić (La Cronacadelle apparizioni nella parrocchia di Medjugorje, 1981-1983, curata da T. Vlašić).

Prvi dnevnik Vicke Ivanković (Il Primo diario di Vicka Ivanković), 1981. Il diario è attribuito a Vicka, lei l'ha negato in un primo momento, poi ha riconosciuto che quello è suo diario, e difatti in esso sono due scritture, ma non quella di Vicka.

P. Žanić, La Posizione attuale (non ufficiale) della Curia vescovile di Mostar nei confronti degli eventi di Medjugorje, Mostar 1984.

R. Laurentin, Medjugorje à l'heure de la desinformation, 2, Paris 1985; Medjugorje nell'ora della disinformazione, 2, Brescia 1985.

R. Laurentin, Dernieres nouvelles de Medjugorje, 4, Paris 1985; Ancora su Medjugorje, 4, Brescia 1985.

S. Barbarić, Slučaj s kuvertom Ivana Dragićevića (Il caso della busta di Ivan Dragićević), Medjugorje, giugno 1985, dattilografo, pp. 1-9.

J. Bubalo, Tisuću susreta s Gospom u Međugorju, Jelsa 1985.; 2a edizione Međugorje 1998 (Mille incontri con la Madonna a Medjugorje, Padova 1986).

Biskupski ordinarijat Mostar, Ogledalo Pravde, Mostar 2001. (La Curia diocesana di Mostar, Lo Specchio della Giustizia, Mostar 2001).

Lj. Rupčić i V. Nuić, Još jednom ISTINA O MEĐUGORJU (Ancora una volta la VERITÀ SU MEDJUGORJE), Zagreb 2002).

N. BulatIstina će vas osloboditiNepouzdanost izvora i nedoličnost poruka,Mostar, 2006. (La verità vi farà liberi. L'inaffidabilità delle fonti e l'indecenza dei messaggi).

M. Corvaglia, Medjugorje: è tutto falso, Torino 2007.Anche web site:www.marcocorvaglia.com sotto il titolo: Ma il segno dov'è?

 


[1] Ogledalo Pravde. Biskupski ordinarijat u Mostaru o navodnim ukazanjima i porukama u Međugorju (La Curia diocesana di Mostar sulle presunte apparizioni e messaggi di Medjugorje), Mostar 2001, pp. 102-108.

[2] Lj. Rupčić i V. Nuić, Još jednom ISTINA O MEĐUGORJU, (Ancora una volta la verità su medjugorje), Zagreb 2002., pp. 77-78.

[3] J. Bubalo, Mille incontri con la Madonna, Edizioni Messaggero Padova, 1986, p. 25

[4] J. Bubalo, Mille incontri con la Madonna, cit., p. 35

[5] J. Bubalo, Mille incontri con la Madonna, cit., p. 39

[6] J. Bubalo, Mille incontri con la Madonna, cit., p. 169.

[7] J. Bubalo, Mille incontri con la Madonna, cit., pp. 59-60.

[8] N. Bulat, Istina će vas osloboditi, (La verità vi farà liberi), Mostar 2006, p. 38.

[9]P. Žanić, La Posizione..., Mostar, 30. X. 1984., pp. 5-6.

[10] Ogledalo Pravde, pp. 115 e 120-121. Nella Cronaca delle apparizioni fra Tomislav Vlašić scrive sotto la data del 16 dicembre 1981: "A Jakiša e Vicka la Gospa è apparsa questo giorno due volte. Prima nella casa di Jakiša verso le 16,00. Mentre suonavano e cantavano (c'erano ragazzi e ragazze), lei rideva. Poi ha preso la gamba di Ivo Jurčić togliendo la parte plastica sotto il ginocchio ed è apparsa la gamba sana nello stesso posto. Lui ha sentito che qualcuno lo toccava alla testa." Purtoppo questo miracolo descritto non è affatto avvenuto (v. la spiegazione sotto la data del 4 gennaio 1983.

[11] J. Bubalo, Mille incontri con la Madonna, cit., p. 5: „La messa a punto del libro, che riassume l'enorme materiale registrato, si è conclusa ufficialmente il 10 marzo 1984, ma ulteriori precisazioni sono state apportate anche in seguito, fino all'estate del 1986.“

[12] J. Bubalo, Mille incontri con la Madonna, cit., pp. 183-184.

[13] J. Bubalo, Mille incontri con la Madonna, cit., pp. 170-171.

[14] R. Laurentin, Medjugorje à l'heure de la desinformation.Supplement No 2, 1985, p. 36: "Mais il avait seulement écrit: Rien, rien, rien!"; Medjugorje nell'ora della disinformazione, 2, Brescia 1985, p. 40.

[15] S. Barbarić, Slučaj s kuvertom Ivana Dragićevića (Il caso della busta di Ivan Dragićević), giugno 1985, dattilografate 9 pagine, una copia dell'originale croato in Curia, citato: p. 3.

[16] Il Verbale della seduta della Commisione di Medjugorje, riunitasi a Mostar il 7 e 8 marzo 1985, pp. 1-23, citato: pp. 11-12. Il Verbale redatto e firmato da fra Ljubo Lucić [deceduto il 20 dicembre 1995].

[17] Il Verbale dell'apertura commissionale della lettera di Ivan Dragičević, custodita nell'Archivio della Curia diocesana a Mostar, il 7 marzo 1985. Tredici firme.

[18] La nota risposta della Pizia: „Ibis redibis, numquam peribis in bello“ =Andrai, ritornerai, mai perirai nella guerra. Oppure, se si sposta la virgola:Andrai, ritornerai mai, perirai nella guerra.

[19] S. Barbarić, Slučaj s kuvertom Ivana Dragićevića (Il caso con la busta di Ivan Dragićević), tutti i citati a p. 5.

[20] Tutti i citati a p. 6.

[21] Ivi, p. 7.

[22] Ivi, pp. 7-8.

[23] R. Laurentin, Dernieres nouvelles de Medjugorje, no 4, Paris 1985., p. 23: „Ivan a pleuré sa faute comme saint Pierre après son reniement“; edizione italiana: Ancora su Medjugorje, 4, Brescia 1985, p. 24.

[24] La mia giovinezza con la Madonna. Intervista di padre Livio ai microfoni di Radio Maria, Camerata Picena, 2000, p. 182.

[25] La Madonna è nostra madre. Intervista di padre Livio ai microfoni di Radio Maria, Camerata Picena, 2002, p. 283-284.

[26] Journal de Conchita, N.E.L., 1979, pp. 79-80, citato nel blog di M. Corvaglia.

[27] Dnevni list (Il Giornale), Mostar, 16. XI. 2009., p. 13.

[28] P. Žanić, La Posizione, p. 6.

[29] P. Žanić, La Posizione, p. 6.

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